Benvenuti a Firenze

Prossima fermata: Firenze – Santa Maria Novella. La direzione si augura che il viaggio sia stato piacevole e invita i gentili passeggeri a non lasciare bagagli ed effetti personali sul treno.

Così recita l’altoparlante interno del vagone letto, mentre mi chiudo l’ultimo bottone della camicia, prima di cercare dove diavolo avevo lasciato la giacca.

– Mai parole furono più profetiche, è stato davvero piacevole il viaggio – 

Dico sorridendo e lanciando uno sguardo d’intesa verso Carlotta, la quale ricambia il gesto, arrossendo un po’ ma senza profferire parola. Dopodiché si alza dal talamo del piacere e, vestita di biancheria intima e la camicia completamente sbottonata, a piedi scalzi si avvicina  a me e mi spinge verso l’uscita.

– È il momento che mi ricomponga anche io. Via! Torna al tuo posto –

Incredulo, resisto alla sua richiesta fingendo di essere incapace di uscire e lascio che si sforzi nella spinta: le grida per la fatica, le sue mani che si poggiavano e battevano sul mio petto, la rendevano ancora più affascinante. Alla fine cedo, esco e rido per l’aria soddisfatta di Carlotta per l’impresa appena compiuta; resto lì fermo per qualche secondo, ripensando un po’ a tutto e un po’ a niente, finché si riapre la porta: la mia giacca era stata ritrovata ed è stata appena lanciata fra le mie braccia.

– Eccoci qui, ognuno per la sua strada – le dico appena scendiamo dal treno.

– Già, proprio così – mi risponde mentre mi porge la mano.

– A presto, caro avvocato. La chiamerò per quella consulenza – affermo, stringendo la sua mano in segno di congedo.

– Il mio numero ce l’ha, caro il mio…Casanova – risponde, glissando sulla mia professione.

Giusto una stretta di mano, una pausa silenziosa più lunga del consueto, e le nostre strade si separano.

 

Nel momento in cui volto l’angolo, mi fermo nei pressi di un bar, prendo il portafoglio regalatomi da Eduardo, e tiro fuori il biglietto da visita di Carlotta: 

 

Avv. De Nardis Carlotta, consulente finanziario.

Studio legale: Piazza Navona, snc – Roma

Tel.: 06/xxx-xxxx

Cell: 329/xx-xx-xxx

 

Ripongo il biglietto nell’apposita sezione del mio portafoglio, poso quest’ultimo in tasca e resto lì con lo sguardo nel vuoto per qualche secondo. Ricordi fugaci mi avvolgono in un vortice e un sorriso spontaneo mi caratterizza, fin quando vengo scosso dal campanello posto all’ingresso del bar e penso: Chissà se qui hanno una carambola. Entro.

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